Il Programma LIFE

Attraverso il programma LIFE l’Unione europea eroga finanziamenti per progetti di salvaguardia dell’ambiente e della natura. Il programma è stato istituito nel 1992 per sostenere progetti nell’UE e in alcuni paesi candidati e limitrofi.

Il programma LIFE è iniziato nel 1992 e finora ha cofinanziato oltre 4.600 progetti. Fino al 2013, LIFE aveva contribuito per circa 3,1 miliardi di euro alla protezione dell’ambiente. Durante l’attuale periodo di finanziamento 2014-2020 il programma contribuirà con circa 3,4 miliardi di euro in più.

 

Diversi programmi LIFE sono susseguiti dal 1992:

    • LIFE I (1992-1995): il programma LIFE I ha finanziato un totale di 731 progetti incentrati su promozione di sviluppi sostenibili e qualità dell’ambiente; protezione degli habitat e della natura; strutture amministrative e servizi ambientali; istruzione, formazione e informazione; e azioni in paesi extra UE;
    • LIFE II (1996-1999): il programma LIFE II è stato suddiviso in 3 categorie → LIFE-Natura, dedicato alle azioni di conservazione; LIFE-Ambiente, dedicato alle azioni per attuare politica e legislazione ambientale dell’UE; LIFE-Paesi terzi, che ha affrontato le azioni nei paesi sulle rive del Mediterraneo e del Baltico;
    • LIFE III (2000-2004, successivamente esteso alla fine del 2006): il programma LIFE III è durato 5 anni con un budget aumentato di 640 milioni di euro. Il campo di applicazione è stato il medesimo del programma LIFE II, arricchito da nuove misure di affiancamento per incoraggiare la presentazione di progetti multinazionali e la realizzazione di reti tra i progetti;
    • LIFE+ (2007-2013): il programma LIFE+ è durato 7 anni con un budget aumentato di € 2,143 miliardi. È stato organizzato in 3 sub-categorie: LIFE+ Natura e biodiversità, che ha ripreso ed esteso il precedente programma LIFE Natura; LIFE+ Politica e governance ambientali, che ha ripreso e ampliato il precedente programma LIFE Ambiente; LIFE+ Informazione e comunicazione, una new entry atta a cofinanziare progetti relativi a campagne di comunicazione e sensibilizzazione;
    • LIFE (2014-2020): l’attuale programma LIFE ha un budget di 3,4 miliardi di euro. È diviso in due sottoprogrammi, uno per l’ambiente (che rappresenta il 75% della dotazione finanziaria complessiva) e uno per il clima (che rappresenta il 25% della dotazione). Esiste anche una nuova categoria “Progetti integrati finanziati congiuntamente”, che mira ad operare su vasta scala territoriale.

Il programma LIFE 2021-27 è attualmente in fase di definizione, e la Commissione europea ha proposto l’aumento del bilancio a 5,45 miliardi di euro tra il 2021 e il 2027. Il nuovo programma LIFE avrebbe quattro sottoprogrammi: natura e biodiversità; economia circolare e qualità della vita; mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici; transizione all’energia pulita.

 

L’attuale programma LIFE è suddiviso in due sottoprogrammi:

  1. uno per l’azione per il clima;
  2. uno per l’ambiente: questo è a sua volta suddiviso in
    • Ambiente ed efficienza delle risorse
    • Governance ambientale e informazione
    • Natura e biodiversità

LIFE4FIR rientra in questa ultima categoria, Natura e biodiversità. Il sottoprogramma ambientale finanzia progetti di conservazione della natura, in particolare nelle aree della biodiversità, degli habitat in pericolo e delle specie in pericolo di estinsione. Fornisce supporto a progetti sulle best practices, progetti pilota e progetti dimostrativi che contribuiscono all’attuazione della Direttiva Habitat dell’UE, della Direttiva Uccelli dell’UE, della Strategia dell’UE sulla biodiversità fino al 2020 e dello sviluppo, attuazione e gestione della rete Natura 2000.

L’orso bruno, la foca monaca e il lupo figurano tra le specie che hanno maggiormente beneficiato dei progetti LIFE. Oltre 400 – più di un terzo – delle specie a rischio elencate nelle direttive sugli uccelli e gli habitat sono state oggetto di almeno un progetto LIFE. I fondi LIFE hanno inoltre finanziato oltre 1 000 piani di gestione nell’ambito della rete Natura 2000. Si tratta di un importante passo nella lotta alla perdita di biodiversità. Altri progetti hanno creato corridoi ecologici e habitat urbani per le specie selvatiche, introdotto misure di adattamento ai cambiamenti climatici, sostenuto servizi per gli ecosistemi e sensibilizzato le imprese all’importanza della biodiversità. Oltre 100 progetti LIFE hanno contribuito ad affrontare il problema delle specie esotiche invasive, interessandosi in particolare di specie come il visone americano, il poligono del Giappone e diversi tipi di gamberi non indigeni.