LIFE4FIR per la Giornata europea della Rete Natura 2000 – 21 maggio 2020

Ieri, 21 maggio 2020, si è festeggiata la giornata della Rete Natura 2000: questa ricorrenza trova le sue origini nel 21 maggio 1992, giorno in cui furono approvati sia la Direttiva Habitat che il Programma LIFE. La Direttiva Habitat, assieme alla Direttiva Uccelli (che risale al 1979), ha costituito la base per la creazione della Rete Natura 2000. Questa rete raccoglie più di 27 800 aree protette in tutta Europa, e rappresenta uno strumento della politica europea per la conservazione della biodiversità ed il mantenimento a degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari.

Nel corso degli anni, sulla base delle indicazioni della Direttiva Habitat, gli stati membri hanno individuato i Siti di Interesse Comunitario (SIC), che vengono successivamente designati quali Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e le Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva Uccelli. In Italia, i SIC, le ZSC e le ZPS appartenenti alla Rete Natura 2000 coprono complessivamente circa il 19% del territorio terrestre nazionale e più del 7% di quello marino.

Anche LIFE4FIR ha voluto prendere parte a questa importante giornata: il progetto infatti si occupa della protezione degli ultimi esemplari rimasti di Abies nebrodensis, collocati proprio all’interno di un sito facente parte della Rete Natura 2000 (habitat 9220*, SCI Ita 02004).

Per l’occasione il coordinatore Roberto Danti ed i colleghi siciliani Prof. Rosario Schicchi e del Dr. Peppuccio Bonomo hanno partecipato alla realizzazione di alcuni brevi video sul nostro progetto.

Isolamento e impollinazione manuale degli strobili di Abies Nebrodensis

Nonostante la difficile situazione sanitaria, continuano le attività del progetto LIFE4FIR per la difesa degli ultimi esemplari di Abies nebrodensis.

Dato il favorevole andamento stagionale, si è avviata l’azione di isolamento e di impollinazione manuale degli strobili degli abeti oggetto delle misure di protezione: da una parte vengono montate delle barriere così da evitare il contatto con pollini estranei, provenienti da altre varietà di abeti presenti nelle vicine aree di rimboschimento, dall’altra viene prelevato polline selezionato dagli esemplari di Abies nebrodensis per procedere poi con l’impollinazione manuale mirata di altri esemplari della stessa specie.

Di seguito una breve intervista a Peppuccio Bonomo e Gaetano La Placa, alle prese con queste operazioni in campo.